17 June 2014

Sink bowls with 15 mm radius by Mori 2A

Sink bowls with 15 mm radius by MORI 2A

Mori 2A’s sink bowls are made of AISI 304 (1.4301) stainless steel, which belongs to the family of austenitic steels. It appears to be one of the most frequently used because it offers excellent performance from the deformation standpoint, in addition to ensuring a good corrosion resistance.
Austenitic steels can not raise their mechanical characteristics by means of thermal treatments, but they can increase their tensile properties for effect of “cruding” following cold plastic deformation operations (laminating, pressing, etc. . ) .
During the production process, between the first pressing (forming) and the second (calibration) , Mori 2A carries out a heat treatment called “hardening of solubilization ” which removes the structural alterations and determines the carbides solution. Before proceeding to the polishing step, Mori 2A sinks are subjected to a pickling treatment that restores the passive layer, without which one can not speak of corrosion resistance.

Attention to the welding

La permanenza più o meno prolungata in determinati intervalli di temperatura (ad esempio 450°C – 850°C per gli acciai inossidabili austenitici) crea una precipitazione di carburi di cromo a bordo dei grani; tali zone, dove il tenore di cromo scende al di sotto della percentuale minima (10,5% circa) necessaria per garantire   l’ inossidabilità, in presenza di un agente aggressivo diventano sedi di attacco corrosivo. Per evitare questo fenomeno nei casi in cui sia necessaria una saldatura è consigliabile utilizzare acciai inossidabili a basso contenuto di carbonio, i tipi L (low carbon) oppure stabilizzati con opportune quantità di Titanio o Niobio (per esempio AISI 321 o 316 Ti).

Vale la pena sottolineare alcuni aspetti importanti inerenti la saldatura di questi materiali:

  • E’ bene evitare apporti eccessivi di calore per limitare fenomeni di ingrossamento del grano e la relativa diminuzione di tenacità.
  • La corretta scelta degli elettrodi (a struttura austenitica) ed il controllo dei parametri permettono in generale di evitare trattamenti termici post-saldatura.
  • Importante è far seguire alla fase di saldatura quella di decapaggio / passivazione al fine di eliminare l’ ossidazione e le scorie nelle zone termicamente alterate e quindi ripristinare il film passivo che garantisce la resistenza alla corrosione.