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L’importanza del decapaggio e della passivazione negli acciai inossidabili
Le operazioni di decapaggio e passivazione sono di primaria importanza per un componente in acciaio inox, in quanto, mettono tale materiale nelle condizioni migliori per promuovere il meccanismo dell’autopassivazione che è alla base dell’inossidabilità. Gli acciai inossidabili, grazie al tenore di cromo contenuto nel-la lega (almeno il 10,5%) si ricoprono spontaneamente di uno strato di ossidi molto sottile, compatto e non visibile detto film di passività che li preserva da fenomeni corrosivi. Questo film è dinamicamente stabile ovvero qualora venisse danneggiato localmente, è in grado di riformarsi purché l’ambiente che lo circondi sia sufficientemente ossidante.
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In tal senso, l’atmosfera e l’acqua costituiscono una sufficiente fonte di ossigeno per il meccanismo dell’autopassivazione. La stabilità e l’ancoraggio di questo strato passivo dipende innanzitutto dalla percentuale di cromo contenuto in lega ma anche dalla concentrazione di altri elementi come Azoto, Molibdeno, Nichel, Titanio, ecc.
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Affinché il meccanismo dell’autopassivazione possa verificarsi e ritenersi stabile è necessario che, oltre alle condizioni ambientali sopra descritte, sia esente da qualsiasi elemento che possa ostacolare o ritardare l’innesco (ossidi di saldature, olii e grassi, ossidi dovuti a trattamenti termici, elementi arrugginiti a contatto, ecc.). Quindi affinché il manufatto inox possa estrinsecare il massimo delle sue proprietà anticorrosive è necessario garantire una superficie decapata e passivata.
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L’impianto di decapaggio della Mori 2A è suddiviso in più fasi:
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Sgrassaggio a 70° C
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Risciacquo caldo con acqua di rete
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Immersione in soluzione decapante
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Passivazione
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Risciacquo con acqua di rete
Vista la tossicità e l’aggressività delle sostanze impiegate, l’impianto è dotato delle opportune sicurezze: vasca contenimento, vasca a doppia struttura per soluzione decapante, impianto di captazione fumi, torre abbattimento fumi, ecc.